Cibo vivo “estivo”


di Daniele Cerri

E’ impensabile cosa possa mai nascere in una tinozza, messa lì, in un angolo dell’orto.
In effetti la stagione estiva porta con sé una moltitudine di insetti “idrofili” che visitano quotidianamente qualsiasi recipiente contenente della comune acqua di rubinetto.

Lo scorso anno ,ho voluto sperimentare l’esperienza “cibo vivo” per poter contare su una buona riserva alimentare per i mesi estivi .Anche lo scorso Novembre raccoglievo “valangate” di dafnie nonostante l’abbassamento della temperatura. L’importante è comunque permettere alla vasca una minima esposizione al sole durante le ore più calde in autunno (nel periodo estivo conviene mantenere il contenitore al riparo dall’ eccessiva insolazione delle ore calde per evitare il raggiungimento nell’acqua di temperature troppo alte) per determinare una discreta attività del vivo.

Circa alla metà di Settembre sbalzi termici, causati da alcune giornate fredde e piovose, non hanno danneggiato la coltura. Di conseguenza, per avere del buon cibo vivo esente da parassiti che potrebbero infestare l’acquario, occorre solamente una vasca in PVC o una tinozza del volume variabile da 40 ai 200 litri e oltre.(Maggior volume = maggiore coltura).

E’ consigliabile sistemare il recipiente nell’orto o in giardino nei mesi di Marzo e Aprile per far invecchiare l’acqua e prepararla per le future visite degli insetti. Personalmente ho avviato il tutto verso i primi giorni di Giugno e i risultati sono stati ugualmente positivi.

Per il momento non ho ancora sperimentato l’allevamento sul balcone e quindi consiglio l’esperienza a chi abbia voglia di provare.

L’unica differenza è che inizialmente la coltura prospererà molto poco perché visitata da pochi insetti “urbanizzati” rispetto a quelli della campagna e anche successivamente non produrrà mai a livelli pari all’altro caso.

Non resta che procurarsi poi un’ inoculo di dafnie giapponesi ed iniziare ad allevarle raccogliendo successivamente le varie larve di zanzara & C. che si formeranno.

Per quanto riguarda l’alimentazione del vivo, cadono giornalmente nell’acqua dei fichi di una pianta vicina che rendono superfluo l’uso di altro alimento.

L’acqua si arricchisce in questo modo di sostanze organiche necessarie alla formazione di infusori per la nutrizione delle dafnie e direttamente utilizzate da parte delle altre larve di insetti presenti. (Ad esempio le larve di effimere si nutrono direttamente dei fichi appena caduti, formando gruppi compatti).

L’unica cosa che invece ho utilizzato inizialmente sono stati alcuni rami di salice impiegato dalle nostre parti per legare i tralci di vite.

L’acqua grazie alla presenza di questi “sarz” si colora rapidamente, si arricchisce di prodotti della macerazione e diviene quindi della poltiglia che man mano di deposita sul fondo permettendo inoltre un rapido insediamento di chironomus (presenti esclusivamente in prossimità del fondo o immersi nella poltiglia).

Se non riuscite a trovare questi tipi di rami potete comunque utilizzare delle foglie di qualunque genere (assenza di anticrittogamici). Ad esempio per 60 litri d’acqua possono bastare 6-8 foglie di melo.

Ogni tanto, se non cade nella vasca proprio nulla, buttate qualche frutto spaccato (non tritato) per garantire una buona produzione di infusori e di substrato organico sul fondo.

In questo modo la coltura procederà bene e produrrà diverse larve di insetti che trascorreranno questo stadio di sviluppo nell’elemento liquido.

Nel mese di Giugno inizieranno a comparire le prime larve di zanzara (presenti fino a settembre e oltre) seguite dalle larve di effimere, dai chironomus e dalle dafnie che inizieranno a produrre a Giugno raggiungendo rese buone verso i primi di Settembre (le temperature non sono più elevate).

In questo modo avrete una coltura con diversi tipi di cibo vivo che non richiederà nessun inoculo iniziale. (Quando l’acqua evapora rabboccatela con acqua di rubinetto lasciata decantare per diversi giorni se il volume della vasca è molto limitato 25-40 litri.

In questo modo parte del cloro e altri composti verranno dispersi quasi completamente prima di venire a contatto con la coltura.

Un’ ultima considerazione : come in ogni allevamento di cibo vivo capita di avere momenti di buona produzione alternati ad altri di quasi stasi totale. E’ quindi preferibile avviare possibilmente due vasche in modo da avere sempre a disposizione del cibo per i nostri killi.