Nothobranchius rachovii


di Mario Zanolli

Pronuncia: No-to-bran-chi-us ra-co-vi

Significato della parola

Notho=lucente, branchius=branchie, rachovi: dedicato a A. Rachow

Metrica: D=14-16, A=15-16, LL=25-27

Cromosomi: n=9, a=15

Codice: RAC

Localita’ di ritrovamento

Proviene da Beira nel Mozambico, dalle pianure alluvionali del fiume Zambesi e dei fiumi Pungwe; da stagni stagionali lungo le pianure costiere da Quelimane nel Mozambico fino alla zona nord-est del Kruger National Park nella Repubblica del Sud Africa, dove e’ spesso trovato assieme a N. orthonotus.

Dimensioni

Il maschio raggiunge i 5 cm mentre la femmina e’ leggermente piu’ piccola.

Descrizione

Il maschio e’, senza dubbio, uno dei piu’ colorati della specie. Il corpo e’ arancio e azzurro metallico; le pinne impari sono intensamente variegate di azzurro e la pinna caudale termina con due bordi, uno arancio e uno nero.
La colorazione della specie della zona meridionale e’ meno intensa e il colore di fondo tende sul marroncino. Nei maschi uno dei due colori predomina a seconda della provenienza: se e’ predominante l’arancio-rosso si puo’ parlare di ceppo “rosso”, se e’ il blu con sfumature turchese, si puo’ parlare di cappo “blu”. La diversa colorazione si nota piu’ sulle pinne dispari. Inoltre ci sono alcune altre varieta’ locali.
La femmina e’ griagio rosa, ed e’ decisamente piu’ rosata, piu’ chiara e luminosa delle altre specie di Nothobranchius.

Allevamento e riproduzione

N. rachovi non puo’ essere allevato in un acquario di comunita’ in quanto necessita di acqua con una buona percentuale di sale marino, quindi una conduttivita’ da un minimo di 800-1200 uS (micro-Siemens) fino oltre 2000 uS, in modo da evitare attacchi di Oodinium e per mantenere una perfetta vitalità e forza riproduttiva.

Possiamo pertanto preparare una vasca da 20 litri con acqua di rubinetto filtrata qualche giorno con torba, a cui si aggiunge il sale successivamente; non introduciamo ne’ ghiaia di fondo ne’ arredamento alcuno, e’ sufficiente un filtrino interno, funzionante ad aria, per mantenere pulita l’acqua.
In questo modo la vasca di allevamento puo’ essere utilizzata comodamente per la riproduzione. Nella vaschetta possiamo allevare sia una coppia o un trio, sia un gruppo piu’ numeroso di maschi e femmine; mai due coppie, in quanto i maschi litigherebbero a morte.

L’allevamento non presenta particolari problemi salvo il dovere assolutamente rispettare due regole: cibo surgelato e vivo in quantita’ (assolutamente no il secco, perche’ non porta a buone riproduzioni), frequenti cambi parziali d’acqua effettuati con un tubicino da aeratore (permette un inserimento piu’ lento di acqua nuova) a temperatura identica a quella di allevamento 26-28 gradi.

Per la riproduzione si utilizza una vasca da 5-10 litri con l’acqua della vasca di allevamento; come substrato si usa uno strato di 2,5 cm di torba da giardino non fertilizzata.
Per fare affondare la torba bisogna preparare un secchio riempito con acqua calda in cui buttiamo la torba sfregandola tra le mani, dopo una settimana il substrato e’ pronto per i Notho.

La torba deve essere risciacquata in un setaccio da casa per liberarla dai pezzetti estremamente fini. Dopo due settimane di riproduzione si preleva il substrato con le uova, prima pero’, si trasferiscono i riproduttori in un’altra vasca con acqua della vasca di riproduzione e aggiunta di acqua nuova.

La torba prelevata va premuta leggermente in un setaccio a maglia fine e delicatamente aperta su un giornale in modo da farla asciugare (come il tabacco umido), infine la si trasferisce in un sacchettino di plastica. Se conservato alla temperatura di 24-28 gradi le uova si schiudono dopo tre mesi, ma e’ sempre bene controllarle per vedere se all’interno si vedono gli occhietti argento.

Trascorso il periodo di incubazione, si prende una vaschetta da 5-10 litri, si inserisce la torba e si versa acqua stagionata, circa 4-5 cm, ad una temperatura di 15-18 gradi, con la stessa durezza della deposizione.
Dopo diverse ore inizia la schiusa; i piccoli vanno alimentati due volte al giorno con naupli appena schiusi. Ogni tre giorni si deve aggiungere acqua stagionata in modo da riempire la vaschetta in dieci giorni.

Dopo altri 10-15 giorni si trasferiscono i piccoli in una vasca da 20 litri, con filtro interno azionato ad aria, riempita prima con l’acqua sifonata dalla vaschetta di schiusa e poi, dopo avere trasferito i piccoli, molto lentamente, con acqua nuova. In 40-60 gg. i giovani Notho si colorano e sono in grado di cibarsi di artemie surgelate.

La torba di schiusa va riasciugata per diverse volte, sono possibili schiuse anche dopo 12 mesi.