3) RIPRODUZIONE DEI KILLI NON ANNUALI


Le uova degli Aphyosemion e dei Fundulopanchax sono dotate di un filamento adesivo e vengono deposte sia sulle piante acquatiche sia sul fondo. Queste si sviluppano in acqua (ma possono sopportare anche un piccolo periodo “secco” di alcune settimane) e si schiudono in tempo variabile dai 10 ai 30 giorni, a seconda, principalmente, della temperatura di incubazione. Questa particolarità è da tenere ben presente se si sceglie di riprodurre i nostri killi. I killi sono pesci che non applicano cure parentali alle uova ed alla loro prole (come invece fanno molti ciclidi) ma una volta avvenuta la deposizione lasciano a se stesse le uova e gli avannotti che nasceranno; per questo motivo, se si vorranno ottenere buoni risultati numerici dalla riproduzione, sarà necessario raccogliere le uova deposte e seguire lo sviluppo delle stesse fino alla nascita dell’avannotto.

In generale, i killi non annuali depongono principalmente su piante acquatiche alle quali le uova rimangono attaccate. L’accoppiamento è interessante da osservare: il maschio corteggia la femmina portandosi sopra di essa e spingendola con il corpo verso la zona di deposizione e all’atto dell’accoppiamento il maschio affiancherà la femmina piegando la pinna dorsale in modo tale da abbracciarla. La coppia inizierà a vibrare ed in contemporanea le uova verranno deposte e fecondate.

Questa particolarità ci porta a fare la seguente riflessione: maggiore sarà il numero di piante acquatiche all’interno della vasca su cui deporre e maggiore sarà le dispersione delle uova; per tale motivo, se si vogliono raccogliere le uova, è bene avere la vasca quasi spoglia (creando possibilmente dei nascondigli per le femmine) ed offrire ai pesci una valida alternativa alle piante per la deposizione. Tale alternativa è il MOP del quale parleremo dettagliatamente nel capitolo successivo. Considerato inoltre che i killi non amano vasche molto illuminate, chi proprio non vuole avere la vasca senza piante può utilizzare ceratophillum demersum, najas guadalupensis, riccia fluitans, lemna minor, pistia stratiotes e molte piante della specie anubias.

La lemna e la pistia possono essere impiegate abbondantemente poiché, essendo piante galleggianti, avranno il duplice scopo di riduzione delle sostanze azotate (grazie alla loro rapida crescita) e di schermatura della superficie, limitando la tendenza dei killi a spiccare salti. Si sconsiglia invece l’inserimento di vesicularia dubyana (cosiddetto muschio di giava) poiché è molto probabile che venga utilizzato come substrato di deposizione.

 

4) QUALE SUBSTRATO USARE?

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