6.1) METODO “TORBA”


Prelevato il mop della vasca dei riproduttori si andrà alla ricerca delle uova con l’ausilio di una torcia o di una lampada con luce intensa. Individuate le uova fecondate (color ambrato), si andrà a raccoglierle con delle pinze (attenzione ad usare le pinze molto delicatamente per non schiacciare le uova).

 

 

oppure con un tubicino (o una penna bic)

 

 

tagliare l’estremità in questo modo:

 

 

.. o con una semplice cannuccia..

 

e andranno posizionate all’interno di un piccolo contenitore (quelli da frigo usati per contenere gli alimenti vanno benissimo) precedentemente preparato con un tappeto di torba umida steso su tutta la base del contenitore ed alto circa 1 cm. Conclusa questa operazione il contenitore andrà posto all’interno di un armadio o pensile al buio per tutta la durata della diapausa. Ogni giorno o a giorni alterni lo stato delle uova andrà verificato, in modo da eliminare le uova non fecondate e attaccate dalla muffa (o uova ammuffite).
Terminato il periodo della diapausa, si può iniziare con la schiusa delle uova. Il contenuto del contenitore (torba e uova) andrà versato in una vaschetta e verrà aggiunta l’acqua in modo tale da coprire la torba e a questo punto si aspettano le nascite.

 

 

 

 

Fin da subito si inizierà l’alimentazione con i naupli di artemia. La vasca andrà pulita giornalmente e dopo una settimana gli avannotti andranno spostati in una vaschetta di accrescimento precedentemente preparata con torba, piante galleggianti e 5 cm d’acqua.
In questa vaschetta l’acqua andrà sostituita ed aumentata sifonando a giorni alterni. Gli avannotti rimarranno in tale vasca d’accrescimento finché non raggiungeranno i 2-2,5 cm.

 

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