Il substrato per la riproduzione


Il substrato per la riproduzione

In natura i Killi depongono nel materiale di fondo: argilla, sabbia, limo mescolati a materiali organici in decomposizione e detriti. In questo caso copiare la natura non serve anzi può risultare dannoso per evidenti motivi. Quindi il substrato ormai universalmente usato per riprodurre i killi annuali è la torba di sfagno. La torba è economica, pulita, facile da maneggiare, sterilizzare e immagazzinare. Molto meglio che lavorare con fango ed escrementi di elefante (ammesso che riusciamo a trovarli).

Esistono diversi tipi di torba a cominciare da quella granulare o fibrosa venduta nei negozi di acquariofilia. Tuttavia considerate le consistenti quantità richieste particolarmente da chi possiede molte vasche, il suo costo si rivelerebbe alla lunga insostenibile. Inoltre, particolarmente il tipo granulare usato per il filtraggio e per acidificare l’acqua non è proprio la più adatta al nostro scopo. La torba che ci interessa si può facilmente acquistare in qualsiasi negozio di giardinaggio o garden-center perché è ormai diffusamente utilizzata per coltivare le piante per le stesse ragioni che abbiamo elencato prima: è economica, pulita, facile da maneggiare. Però attenzione, non tutte le torbe sono adatte al nostro scopo. Quella che ci interessa deve essere:

torba di sfagno (che è un particolare muschio che vive nelle torbiere)

senza l’aggiunta di concimi

Possiamo acquistarla in piccole confezioni ed utilizzarla quando serve perché non è un materiale deteriorabile neanche se la confezione è aperta o stivata in ambienti umidi.

La torba appena acquistata non può essere utilizzata subito per due semplici ragioni: 1. contiene, tra le fibre più grossolane, molte particelle minute, pulverulente, che rendono torbida l’acqua e nel contempo disturbano le normali funzioni di respirazione e alimentazione dei pesci e 2. è più leggera dell’acqua e quindi messa nella vasca galleggerebbe invece di andare a fondo. Comunque rendere utilizzabile questa torba non è difficile:

Per risolvere il primo problema è sufficiente utilizzare un setaccio a maglie fini, la rete di una zanzariera va benissimo o anche uno di quei grossi colini utilizzati in cucina e setacciare accuratamente la torba ancora secca.

Il secondo problema si risolve facendo bollire la parte di torba così ottenuta in una vecchia pentola per circa 15-20 minuti. La bollitura elimina tutte le particelle di aria presenti tra le fibre a fa in modo che la torba, messa in acqua, affondi. Inoltre questo processo elimina le sostanze che possono essere dannose per il pesci e la sterilizzazione a 100° C uccide la maggior parte di eventuali muffe o parassiti presenti.

L’operazione successiva è quella di togliere la torba dalla pentola filtrandola nel colino in modo da eliminare l’acqua e la maggio parte della polvere rimasta che passa dai fori insieme all’acqua. Se questo non vi sembra sufficiente potete continuare il risciacquo sotto un getto di acqua corrente fino a quando non avete eliminato tutte la particelle che possono sporcare l’acqua.

Non è necessario svolgere questa operazione ogni volta che avete bisogno di torba perché, una volta ripulita è facilmente conservabile. La soluzione più semplice ed economica è quella di procurarsi un sacchetto di plastica, rovesciarvi la torba, pressare bene in modo da eliminare l’aria e richiudere accuratamente ripiegando il bordo superiore e fissandolo con nastro adesivo. Quando serve della torba basta aprire il sacchetto, prelevare la quantità che serve e richiudere come abbiamo visto in precedenza. In alternativa si possono usare quei contenitori di plastica rettangolari con coperchio nei quali l’apertura e la chiusura sono molto facilitate anche se occupano un po’ più di spazio. I contenitori così sistemati vanno posti in ambienti freschi e bui per evitare lo sviluppo di alghe e tenuti accuratamente chiusi altrimenti la torba si asciuga ed è necessario bollirla di nuovo. In questo modo è possibile conservarla per lunghissimo tempo ed averla facilmente a disposizione ogni volta che serve.