KILLIFISH DELL’AFRICA DELL’OVEST


di Stefano Valdesalici
Revisione 2014 a cura di Francesco Iaia

 

La loro area di distribuzione si estende dal Senegal all’Angola e verso est, fino allo Zaire. L’esistenza dei killi in questa parte dell’Africa è essenzialmente limitata alla foresta primaria, secondaria e alla savana arborea verso l’interno del continente. Le zone di ripartizione delle specie (limitate anche ad alcuni Km) sono determinate dai differenti sistemi ecologici e dalle barriere geografiche. Gli habitat, estremamente diversificati, hanno portato notevoli differenziazioni nei modi riproduttivi.

Si possono suddividere in tre gruppi principali, a seconda della vita media delle diverse specie: i non annuali (Aphyosemion), i semi-annuali (Fundulopanchax ) e gli annuali (Callopanchax).

 

I NON ANNUALI

 

Sono pesci appartenenti al genere Aphyosemion e sono il raggruppamento più ampio, a riprova che la maggior parte dei killi non hanno vita corta, caratteristici di biotopi in cui l’acqua è presente tutto l’anno.

Questi sistemi idrici sono per lo più rappresentati da piccoli ruscelli che scorrono su di un letto di foglie morte e sabbia. La temperatura nei vari biotipi varia da 17° a 28°C .

Le uova, provviste di filamento adesivo, sono deposte sia sulle piante acquatiche sia sul fondo. Queste si sviluppano in acqua (ma possono sopportare anche un piccolo periodo “secco” di alcune settimane) e si schiudono in 10-30 giorni, a seconda della temperatura. La maturità sessuale viene raggiunta dopo circa 4-8 mesi, a seconda delle specie. Alcuni generi possono arrivare anche a 4-5 anni di vita (Diapteron sp.).

Per l’allevamento e la riproduzione di una coppia o un trio, si può utilizzare una vaschetta di circa 5-10 litri date le modeste dimensioni dei soggetti (per più coppie occorre una vaschetta di soli 20-30 litri).

Le caratteristiche dell’acqua di allevamento non sono importanti, mentre per la riproduzione occorre acqua morbida con un pH inferiore a 7 e con una temperatura di circa 24°C per gli Aphyosemion di foresta costiera e vicino alle savane (per l’A.batesii occorrono temperature più basse, circa 18°-23°C);.temperature intorno ai 20°C, sono necessarie per Diapteron sp. (A.fulgens, abacinum, cyanostictum, seegersi), Elegans sp., Kathetys sp. (A.exiguum, elberti, dargei… ), A.joergenscheeli e tutti gli Aphyosemion del gruppo cameronense e delle foreste più interne.

Come substrato per la riproduzione si può utilizzare un “mop” (gomitolo di lana sintetica al 100% con un bordo sfrangiato) lasciato galleggiare e legata per il lato chiuso con un turacciolo oppure un piccolo contenitore con della torba fibrosa. Come altro arredamento si può utilizzare del Microsorium sp., Vesicularia sp.e Anubias sp. .

Si può anche aggiungere un fondo di ghiaia non calcarea e un filtrino a spugna funzionante ad aria, quest’ultimi non sono necessari se si effettuano regolari cambi dell’acqua (inoltre il mop fornisce una superficie considerevole per l’insediamento di batteri aerobi). L’illuminazione non deve essere intensa. Le uova possono essere raccolte giornalmente dal mop (meglio se di colore non troppo chiaro per non aver difficoltà nel trovare le uova di color ambra) con le mani e poste in un piccolo contenitore con acqua delle stesse caratteristiche della vasca di allevamento. Si può aggiungere anche dell’estratto di torba o, per le specie più difficoltose o con le quali si hanno dei problemi, dell’acriflavina (10mg/litro) per ridurre al minimo la quantità di uova che potrebbero ammuffire ( se questo succede vanno tolte appena se ne rileva la presenza).

Oppure si possono mettere in un piccolo recipiente con della torba umida per circa 20 giorni, quindi si sistemano in acqua per la schiusa (con questo metodo le uova schiudono contemporaneamente). Gli avannotti appena nati accettano micro o/e naupli d’artemia appena schiusi (per le specie più problematiche e nei primissimi giorni si possono aggiungere degli infusori).

Gli adulti si consiglia di alimentarli con tutti i tipi di cibi vivi: drosofile, chironomus, artemia (anche naupli), dafnie, enchitrei e per le specie più semplici anche con vari surgelati e cibi secchi.

 

I SEMI-ANNUALI

 

Fanno parte del genere dei Fundulopanchax . Vivono nelle regioni costiere che si estendono dal Camerun al Ghana, in sistemi idrici che non si asciugano mai la temperatura dell’acqua si aggira intorno ai 25°-30°C, e in alcune zone interne del Camerun dove però la temperatura dell’acqua è più bassa, intorno ai 19°-24°C. ( ad esempio F.batesii ).

Le uova si sviluppano in acqua in circa un mese (solo in alcune specie) o nel fondo umido in un periodo che varia dai 2 ai 3 mesi o più. La maturità sessuale viene raggiunta in un paio di mesi e la vita media di questi pesci è di circa un paio d’anni.

Le dimensioni per le vasche di allevamento devono essere maggiori di quelle per i non annuali,l’arredamento deve comprendere molti nascondigli.

Piante consigliate sono : Microsorium, Vescicularia, Hydrocotyle, Najas e piante galleggianti, in quanto l’illuminazione può essere intensa. Date le dimensioni, ma soprattutto l’aggressività, per le specie più piccole (F.filamentosum, F.arnoldi, F.walkeri, F.gardneri) sono necessarie vaschette da 10 litri per una coppia, mentre per le specie più grosse e per molte coppie sono necessarie vasche dai 30-50 litri in su, sempre impiegando un buon sistema di filtraggio. Come substrato per la riproduzione si può utilizzare un mop lasciato sul fondo o ancora meglio della torba (meglio se fibrosa) in un contenitore non troppo piccolo. Le uova possono essere raccolte ogni settimana, basta semplicemente estrarre il contenitore dalla vasca e porre il suo contenuto, preventivamente strizzato (non esagerando!) in un sacchetto di plastica (nel quale va lasciata molta aria dopo averlo chiuso).

I vari sacchetti vanno posti ad incubare, al buio, ad una temperatura di 24°-28°C per circa 1-2 mesi (F.gardneri, ,F.ndianum, F.puerli, F.amieti) mentre per 2-3 mesi o più per i Fundulopanchax,come F.sjoestedti, F.arnoldi, F.filamentosum, F.gularis e per F.walkeri.

Trascorsa la diapausa, il loro contenuto va posto in piccolo contenitore dove verrà aggiunta dell’acqua di media durezza (temperatura intorno ai 15°C; la temperatura bassa dell’acqua favorisce la creazione di enzimi necessari alla schiusa).

Per la riproduzione le caratteristiche dell’acqua non sono troppo importanti anche se è sempre meglio utilizzare acqua morbida con un pH acido. La temperatura deve essere di circa 25°C o poco più .Riguardo all’alimentazione non si riscontrano grossi problemi (alcune specie accettano anche mangime secco!) ma se si vogliono avere buoni risultati nelle riproduzioni occorre fornire una buona quantità di cibo vivo o, in mancanza, surgelato.

 

GLI ANNUALI

 

Denominati più propriamente Callopanchax sono originari della savana costiera della Sierra Leone, i corsi d’acqua dove vivono questi pesci si seccano completamente una volta all’anno.

Il ciclo vitale in natura è concentrato in meno di un anno (in cattività si può arrivare anche a 20 mesi).

Quando l’acqua evapora le uova deposte nel fondo rimangono protette dall’ umidita’ del terreno. In questo modo hanno il tempo di svilupparsi (in circa 5-8 mesi) aspettando la nuova stagione delle piogge. La maturità sessuale arriva in poche settimane.

Le specie annuali sono il gruppo più aggressivo e dalle dimensioni più grandi. E’ consigliabile collocare un solo maschio con una o più femmine in un acquario di 40 litri ricco di nascondigli .Due o più maschi possono essere allevati solo in acquari di volume superiore a 80 litri. Sono pesci estremamente tolleranti per le condizioni dell’acqua a patto che non siano estreme. Come durezza si consigliano 5-20°dGH e per il pH 6.5-7. E’ necessaria una buona filtrazione e un’accurata pulizia della vasca in quanto sono molto sensibili alle infezioni cutanee e alle parassitosi. Per evitare o ridurre questi problemi si può aggiungere 1 cucchiaino di sale per acquariofilia ogni 10 litri e dell’estratto di torba. Per la riproduzione si può utilizzare della torba (meglio se fibrosa in quanto non si disperde per tutta la vasca ad ogni accoppiamento) posta in un contenitore non troppo piccolo all’interno della vasca. Ogni 15 giorni bisognerebbe raccogliere la torba con le uova, strizzarla e metterla in incubazione in un sacchetto di plastica chiuso, sempre con una buona quantità d’aria. La torba sarà posta in acqua dopo circa 6 mesi di incubazione, a 22-23°C, sia per C. occidentalis e C. toddii che per C. huwaldi. Per stimolare la schiusa degli avannotti si può aggiungere all’acqua (di circa 20° C) dei microworms. Se ben alimentati, cioè se il cibo vivo (naupli d’artemia, cyclops e dafnia) sarà costantemente nella vasca d’allevamento, e se le caratteristiche dell’acqua saranno buone i piccoli cominceranno a riprodursi dopo 6-7 settimane. E’ utile aggiungere nella vasca di allevamento degli avannotti sia di annuali che di non annuali qualche chiocciola per aumentarne l’igiene generale (ottime le Limnee). Gli adulti accettano volentieri ogni tipo di cibo vivo o congelato. E’ bene ricordare sempre di fornire alimenti ricchi di scorie e poveri di grassi come drosofile e dafnie per evitare problemi di sterilità a causa dell’accumulo di grassi. Si può anche aggiungere nelle vasche di riproduzione, sia dei semi annuali sia degli annuali, un fondo di ghiaietto non calcareo, così facendo i nostri pesci si riprodurranno in tutta la vasca e per raccogliere le uova saremo costretti a visionare tutte le sifonature che effettueremo.

 

Ricordo solamente che la frontiera tra Aphyosemion annuali e semi annuali è estremamente sottile e variabile ed è stata fatta solamente per facilitare la comprensione ai meno esperti. Inoltre la vita media per le specie annuali e semi annuali dipende principalmente dalla temperatura di allevamento e dalla quantità di cibo che viene fornito .

Spero che questa infarinatura generale possa essere utile a coloro che vogliono intraprendere l’allevamento di questi magnifici pesci.