Aphyosemion elegans


(Boulenger 1899)
 Foto concessa da Heinz Ott con l’aiuto di Axel Schwekendiek.

Vedere  A.elegans nella pagina delle Newsletter di AKA

 

 

 Significato del nome Elegante
 Prima descrizione Boulenger 1899.

Matérieaux pour la faune du Congo, Tomé I, Poissons nouveaux.

Annales du Musée du Congo belge, 1: 112-114, plate 47, figure 2.

 Dimensione 5 cm
 Dati meristici
  • D = 8, A = 14, ll = 30-32 (Boulenger 1899)
  • D = 7-9, A = 14-15, D/A = +7-9, ll = 26-29 (Woeltjes 1984)
 Cariotipo n = 10, A = 18 (Huber & Scheel 1981)
 Sottogeneri Aphyosemion
 Gruppo elegans
 Sinonimi
  • Haplochilus elegans Boulenger 1899
  • Panchax elegans Ahl 1924
  • Aphyosemion elegans Myers 1933
  • Aphyosemion elegans elegans Matthes 1964
  • Aphyosemion NSC – 5 Baker-Carr 1975
 Popolazioni
 
  • Boendé (nord Zaire)
  • Bombala (nord est Congo)
  • Dédrouillé (nord est Congo)
  • Ignoli (nord Congo)
  • Inongo
  • Lui Kotale
  • Madimba
  • Mondimbi (Zaire centrale)
  • KM14
  • NSC 5
  • JH 134
  • JH 137
  • Aphyosemion affinis elegans
  • Kwambila (A.cognatum)
  • Sembe/Ouesso (catture tra queste localotà nel nod del Congo)

 

Bombala Foto concessa da Maurice Chauche e dal sito KCF. A. sp.(aff) elegans AVD 001 Foto concessa da Karsten Keibel
 

Boendé– J.Lambert portò in Europa i pesci di questa località che è situata circa 300 km a est della località tipo. Alcuni esemplari della sua raccolta furono posti nel Museo dell’Africa Centralea Tervuren, Belgium. Furono immessi esemplari vivi nell’hobby e è documentato fossero ancora vivi nel 1984. Si racconta che sia una popolazione difficile da mantenere e riprodurre.

Inongo – Un grande sforzo tedesco per avere una popolazione stabile ma il tentativo è fallito prima della distribuzione. Succede.

JH 134 e 137– Queste popolazioni sono state erroneamente etichettate come RPC in alcuno articoli e sono state catturate dal Dott. J.H.Huber (Vedi in codice JH78 ) nel nordest del Congo-Brazzaville nel 1978. Queste catture non hanno la banda rossa nella pinna dorsale che si vede comunemente nelle catture eseguite più a nord. La banda rossa nella pinna caudale è marginale e non submarginale come nelle altre popolazioni E’ possibile che non sia un elegans.

Lui Kotale -*Catturati da Ulrich Schliewen nel 2002 nella Provincia di Bandundu, Repuiblica Democratica del Congo. Ebbe delle catture anche a Lompolé ma queste ultime non furono riportate per la cattività. Una forma gialla che potrebbe essere elegans fu catturata al km 14 Axel Schwekendiek mi diede la notizia di questa collezione….”I pesci furono accidentalmente pescati vicino a Boende, 35 km sulla strada per Yaa (ovunque sia) Due persone del DKG ricevettero i pesci e anche qualcuno in Belgio e in Olanda. Anche i pesci erano molto piccoli (subadulti), iniziò ad emergere qualche grande maschio. Spero proprio la si possa stabilizzare al più presto in Europa”. Nel 2003 erano considerati stabili nel DKG.

 Località tipo Bikoro (Lake Tumba, sistema idrico del Congo centrale) e Mbandaka, Zaire centrale.
 Distribuzione Molto diffuso nella parte centrale del bacino idrico del fiume Zaire.
 Habitat Piccoli e poco profondi corsi d’acqua e canali. Si trova anche nella zone paludose delle pozze e lungo le rive dei laghi. Preferisce le acque basse con poca corrente in zone forestali. Il contenuto dello stomaco dei pesci selvatici ha dimostrato che predano formiche e larve di insetti acquatici. Si è annotato che preferiscono acque calme e ombreggiate. I pesci si nutrono prevalentemente in superficie predando insetti terrestri.
 Caratteri distintivi La principale caratteristica distintiva di questa specie è vista come il il disegno striato del corpo. La foto all’inizio della pagina lo dimostra chiaramente. Descritti con un corpo snello con lunghe estensioni delle pinne. Le popolazioni di Bikoro, Boende e Coquilhatville hanno una striscia rossa nelle pinna dorsale. Nelle popolazioni RPC 134 e 137 la banda è assente ed è più rimarcata nelle popolazioni più a nord. Anche se non è una caratteristica distintiva Stan Langdon in BKA newsletter No.186, Febbraio 1981 commentava la capacità di questa specie di ‘alzare ed abbassare le pinne anale e dorsale in modo da sembrare delle bandiere agitate perpendicolarmente al corpo’.
 Colori/Variabilità dei  pattern Alta
 Storia Boulenger descrisse Haplochilus elegans partendo da 3 esemplari catturati da Delhez a Bikoro sul lago Tumba nel 1899. Identifico anche un ‘pesce d’acquario’ nel 1911 come appartenente alla specie ma successivamente cambio idea in favore di A.calliurum.  Nel 1911 – 1912 egli pose alcuni inidividui catturati a Kondue, Kasai, Congo da Luja in elegans ma probabilmente furono usati per descrivere Aphyosemion lujae.

Boulenger fornì le segunto accoppiate Collettori / località nel suo Catalogue del 1915 .

  • 1-3 (tipi). Catturati da M.P.Delhez a Bikoro, lago Tumba.
  • 4-5. Catturati da M.P.Delhez a Coquilbatville

Nichols e Griscom nel 1917 scrissero di pesci catturati a Medje, Faradje e Stanleyville come appartenenti a elegans. Questi pesci furono usati da Myers nel 1924 per descrivere A.castaneum.

Nel 1952 Poll scrisse di avere numerosi pesci catturati negli affluenti a sinistra del fiume Congo (Zaire) (Mondimbi, Flandria, Eala, Kunumgu e Bikoro) e anche a Genema, bacino dell’Ubangui .

Matthes nel 1964 ottenne 82 pesci dal lago Tumba.

J.Lambert li catturò a Boende circa 300 km a est della località tipo. Furono portati in Belgio vivi. Alcuni di questi sono conservati al Museo dell’Africa Centrale, Tervuren, Belgium. Questa località si sapeva essere ancora nell’hooby nel 1973.

Si sa che circolava nel BKA nel 1980.

 Note sull’allevamento Anche se si vedono nelle aste ogni tanto si dice che siamo un po’ difficili da riprodurre e da allevare nelle generazioni successive. L’illuminazione ridotta sembra essere importante.

Stan Langdon nel BKA newsletter No.186, Febbraio 1981 diede il seguente rapporto di riproduzione. Conosco Stan, e so che non fa nulla senza metodo. Una coppia fu posta in una vasca A 30x20x20 cm riempita per due terzi di acqua piovana e per un terzo di acqua vecchia da un’altra vasca. Fu mantenuta una temperatura di 22-23 °C . Furono aggiunte piante come muschio di Giava e Ceratopteris. Fu anche aggiunto un filtro a spugna. Le uova furono deposte tra le piante ma molte enon erano fertili. Si è osservato che le femmine predano sia le uova che i piccoli. Stan alimentò questi pesci con enchitrei di cui erano particolarmente ghiotti. Fu provato un cambio d’acqua con l’aggiunta di sale ma non nella usuale proporzione di un cucchiaino ogni 5 litri. Aggiunse anche 2 cucchiaini di acqua che proveniva da una infusione di torba in acqua che era molto acida (tra pH 3,7 – 4,2). La produzione di uova cominciò ad aumentare. Ian Sainthouse spiego a Stan che i pesci abbisognano di avere 8-10 mesi di età prima di deporre realmente. Stan mise un mop piu grande nella vasca di riproduzione dato che considerava le femmine capaci di mangiarsi le uova. Furono raccolte le uova e poste in acqua piovana, acqua della vasca e acqua del rubinetto bollita in bicchieri e contenitori di plastica ma tutte vennero attaccate dai funghi. Fu provato un altro approccio utilizzando un periodo a secco strizzando con le mani la torba fino a lasciarla umida e riponendola in un contenitore. Le uova furono poste sopra questo substrato e mantenute a 21-24 °C sino a 4 settimane Poche uova vennero attaccate dai funghi ma la maggior parte si sviluppo normalmente. Dopo una settimana si potevano vedere gli occhi entro le uova. Dopo 14 giorni di condizione semisecca fu provata una schiusa. Venne utilizzata acqua piovana vecchia e nuetra. Gli avannotti iniziarono ad emergere in 3-4 giorni. Nel trasferimento degli avannotti tra un contenitore e l’altro si ebbero grosse perdite. Gli avannotti vennero introdotti in una vasca che conteneva la stessa acqua di schiusa e fu un successo. A 3 mesi di età i maschi iniziarono a mostrare le striature rosse. A 6 mesi iniziarono le parate e i tentativi di riproduzione. Stan utilizzo questo metodo anche con A.christyi con un buon risultato.

Nella convention del BKA del 2003 ho avuto uno scambio di idee con Ian Sainthouse su come la vecchia importazione del BKA di questa specie fu riprodotta e mi rese edotto che le uova devono essere incubate su un letto di torba per avere successo. L’incubazione in acqua conduceva alla disintegrazione della maggior parte se non di tutte le uova.

 Diametro delle uova 0.9mm
 Note Bisogna porre attenzione quando di mettono i pesci in un nuovo ambiente. Deve essere messo un asciugamano sopra la vasca per tenerla oscurata per qualche giorno dato che la specie sembra non gradire nuovi dintorni.

I maschi  terranno le loro pinne in modalità di combattimento ma si racconta che i danni sono minimi.

 

Testo originale (AIK ringrazia Tim Addis per l’autorizzazione alla traduzione e pubblicazione)