Fundulopanchax gardneri


Fundulopanchax gardneri

di Giacomo Paonessa

Era da tempo che lo sospettavo… Mario (Zanolli, per la cronaca) me lo aveva detto tante volte… ma io cocciuto non ci avevo mai badato.

Avevo isolato due grosse femmine di Aphyosemion Gardneri (discendenti di quei pesci che Tiziano Storai mi mandò nel 1990) in una vaschetta e per circa 10 giorni le avevo rimpinzate con ogni leccornia possibile: larve di zanzara, Enchitrei, Drosophile, artemie.
Insomma tutto quello che serve per riempirle di uova e prepararle per la riproduzione.

Arrivato il momento le avevo trasferite in una vaschetta di circa 20 litri con un filtrino triangolare interno, un po’ di torba, due grossi mop di lana acrilica e, non lo avessi mai fatto, un grosso ciuffo di Vesicularia Dubyana. Ogni elemento aveva il suo scopo. La torba oltre a contribuire (insieme al filtrino) a tenere pulita l’acqua serve anche a nascondere le uova che, deposte negli angoli o cadute dai mops, si depositano sul fondo. I mops e Vesicularia sono i luoghi preferiti dove i pesci si rifugiano (qualche volta il termine “si tuffano” non è fuori luogo) per deporre le uova e offrono comunque un riparo alle femmine quando tra una pausa e l’altra l’irruento, e qualche volta anche violento, maschio di Gardneri le strapazza un pochino.

Nella Vesicularia, inoltre, si sviluppano tutta una serie di microrganismi che fanno parte della dieta dell’avannotto appena schiuso. Tutto era pronto e subito dopo il trasferimento delle femmine e del maschio (uno stupendo maschio con la coda a lira) sono cominciate le danze… Per due giorni l’attività è stata frenetica.

I pesci sono stati alimentati solo una volta con qualche larva di zanzara viva e nient’altro. Già dopo poche ore avevo potuto osservare sui mops parecchie uova e la mia gioia gia’ cresceva. Dopo due giorni, quindi, i pesci, ormai più tranquilli, sono stati spostati nella loro vasca di allevamento ed io ho potuto esaminare con calma la vaschetta. Ho contato circa 85 uova sui mops e non so quante altre erano nella torba!

Con soddisfazione ho abbassato il livello dell’acqua a circa 4-5 cm ed ho messo da parte la vaschetta in un posto tranquillo e allo scuro. Dopo qualche giorno ho ricontrollato il tutto, ho eliminato qualche uovo che era diventato bianco ed ho visto che alcune uova avevano cominciato lo sviluppo.

Una cosa avevo notato… ero riuscito a vedere meno uova del primo giorno… Bah, saranno cadute nella torba…ricontrollo il tutto qualche giorno più tardi…. ancora meno uova…molto strano… Risultato dopo circa 15 giorni vedo solo un avannotto… la vaschetta è fitta di torba, mops, Vesicularia… do’ un po’ di artemie appena schiuse e aspetto… Passano i giorni e mi decido a vedere il risultato finale… quattro avannotti…
Ma come è possibile??

Guardo meglio e vedo in giro molte lumachine… E’ un attimo e capisco tutto.
Nel momento di aggiungere la Vesicularia ho introdotto anche questi “simpatici” ospiti…
Il morale della favola è chiaro.
Le lumache “strisciano” dappertutto e divorano tutto quello che esiste di organico e commestibile… comprese le uova…

Adesso ho imparato la lezione una volta e per sempre…