Riproduzione killifish annuali


Riproduzione annuali

BREVE INTRODUZIONE

 

I killi si dividono generalmente in “annuali” e “non annuali” anche se esistono tutta una serie di gradazioni intermedie. Gli annuali vivono in ambienti limite dove i lunghi periodi di siccità comportano la completa essiccazione degli habitat. In questi ambienti i pesci si sono necessariamente adattati ad una vita molto breve ed hanno sviluppato un particolare sistema di riproduzione: i pesci depongono le loro uova nel fondo melmoso e quando la pozza si prosciuga, muoiono. All’arrivo della stagione delle piogge le uova si schiudono e gli avannotti crescono rapidamente, favoriti anche dall’abbondanza di cibo; in poche settimane sono in grado di riprodursi a loro volta e di deporre le uova nel fondo (fino a quando la pozza si secca di nuovo ed il ciclo ricomincia).

 

I pesci “non annuali”, invece, vivono in piccoli ruscelli e corsi d’acqua o in pozze che non si seccano mai completamente: la loro vita è mediamente più lunga ed il loro ciclo riproduttivo è più semplice e assomiglia molto a quello dei ciprinidi o dei caracidi. Le uova (generalmente adesive) vengono deposte sulle piante o su altri substati e si schiudono dopo 2-4 settimane.

 

Considerata la delicatezza di questi habitat (molti killi sono stati trovati in un’unica pozza), i relativi rischi per la loro sopravvivenza e la difficoltà di reperimento nei normali circuiti commerciali, impongono agli acquariofili che si dedicano al loro allevamento di adottare regole di comportamento:

 

Questi animali hanno un codice genetico molto simile: gli esemplari appartenenti allo stesso genere si ibridano facilmente ed è quindi possibile ottenere “varietà” nuove incrociando tra loro specie diverse. Questo non va mai fatto, perché comporterebbe una manomissione in un settore che, come abbiamo visto, è già delicato per motivi naturali, ma anche antropici perché la maggior parte delle specie sono a rischio per la manomissione degli habitat naturali. Un comportamento del genere, oltre che disdicevole dal punto di vista etico comporterebbe problemi anche nello studio e nella classificazione di questi animali, già di per sé abbastanza problematici. Quindi un allevatore serio non incrocia mai volontariamente un maschio di una specie con una femmina di un’altra specie. Se questo dovesse accidentalmente accadere per un guasto all’impianto (e si devono tenere insieme i pesci di due vasche), o perché un pesce salta da una vasca all’altra e si formano degli ibridi, questi vanno tenuti separatamente e lasciati vivere la loro vita senza in alcun modo diffonderli nell’hobby o distribuirli ad altri acquariofili.

 

Le specie allevate vanno possibilmente etichettate (specialmente per i principianti). Nella vaschetta di allevamento va posto un cartellino con il nome del genere e della specie e la location se conosciuta. E’ utile anche annotare la data di nascita (o di acquisizione). Le stesse precauzione vanno mantenute nel caso che vengano distribuiti ad altri allevatori i pesci o le loro uova annotandole sulle buste di spedizione in modo chiaro per non dare adito a errori di trascrizione o di lettura.

 

 

 

Allevare i killi annuali

La vasca

Dove collocare la vasca

Come arredare la vasca

Il filtraggio

L’acqua

Sale si, sale no

La riproduzione

Il substrato per la riproduzione

Come sistemare il substrato per la riproduzione